Impastatrice planetaria: come sceglierla
Non tutti sanno cos'è una planetaria ed è bene fare una distinzione tra un’impastatrice semplice e un’impastatrice planetaria. Quella semplice compie un solo movimento e cioè quello rotatorio mentre la planetaria oltre ad effettuare un movimento rotatorio che permette che il composto venga impastato a tutto tondo, compie un movimento planetario, infatti ricorda quello dei pianeti che ruotano intono al proprio asse e a quello terrestre.
Le prime planetarie risalgono a quasi un secolo fa e venivano utilizzate soprattutto in maniera industriale per facilitare la lavorazione di grandi composti.
Impastatrice planetaria: cos'è e come funziona
Una planetaria è un' impastatrice e sempre più spesso vediamo questo elettrodomestico nelle nostre case, un robot che aiuta a rendere più semplice e veloce il lavoro in cucina. Fino a poco tempo fa a causa dei prezzi non proprio accessibili non era alla portata di tutti ma ultimamente grazie all'aumentare del suo utilizzo si è avuto anche un ribasso del costo.
Prima era facile entrare in cucina nei giorni di festa e trovare la mamma con le mani impasticciate di farina, lì pronta a lavorare la pasta a mano come la nonna gli aveva saggiamente insegnato. I ritmi frenetici che ormai caratterizzano le nostre vite hanno fatto sì che queste abitudini andassero scemando ed è proprio per ritrovare il piacere della cucina e delle paste fresche fatte in casa che negli ultimi tempi sempre più persone si lasciano aiutare da impastatrici domestiche.
Quando ci si accinge ad un acquisto di questo tipo è bene scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze, fare una scelta affrettata potrebbe farvi acquistare la planetaria sbagliata, quindi qualche consiglio vi potrà essere utile e servirà ad indirizzarvi all'acquisto giusto senza far spreco di denaro.
Capienza
Una caratteristica molto importante da tenere in considerazione nel momento in cui si decide di acqistare una impastatrice planetaria è sicuaramente la capienza, intesa come capacità della ciotola nella quale si andranno a lavorare gli impasti. Per quanto questa caratteristica possa variare da modello a modello, occorre precisare che generalmente si va da capacità di 2-3lt fino a 4-5lt (almeno per i modelli ad uso domestico). E' chiaro che quanto più capiente è la ciotola tanto superiore sarà il consumo dell'apparecchio, per questo motivo è bene non scegliere "il massimo" senza averne valutato l'effettiva necessità. Considerate anche che se la ciotola è molto capiente e la non la sfruttate al massimo, ma sapete già in anticipo che realizzerete impasti di dimensioni modeste, rischiate non solo uno spreco di corrente, ma anche un utilizzo non del tutto efficiente dell'apparecchio; le impastatrici grandi infatti lavorano male i piccoli composti. Per avere dei termini di confronto, considerate che normalmente per una famiglia media (4-6 persone) è sufficiente una 2,5lt, mentre per una famiglia più numerosa, o per chi è abituato ad avere molti ospiti (come mia nonna!) è preferibile una scelta diversa che si rivolga ad una ciotola da 4-5lt.
Consumo e potenza della planetaria
Quando ci si avvicina al mondo magico delle impastatrici planetarie bisogna inevitabilmente imbattersi nel dualismo consumo - potenza della macchina. Sebbene quando si parla di queste caratteristiche ognuno ha dire i suoi numeri, che sembrano poi essere i migliori in assoluto, bisogna fare molta attenzione a cosa questi numeri sono riferiti. Molto spesso infatti si fa molta confusione tra consumo della planetaria, ossia l'assorbimento di corrente della macchina, espresso il Watt, e potenza della planetaria, cioè il rendimento della macchina, anche questo espresso il Watt. Non sempre infatti il rendimento della macchina (quindi la potenza) è equiparabile all'assorbimento di corrente (consumo); è auspicabile infatti che la macchina abbia un rendimento decisamente superiore al suo consumo e, viceversa, una macchina con un consumo superiore alla resa, non sarà certo un modello efficiente da prendere in considerazione. Un modello medio di impastatrice planetaria ha una resa, quindi una potenza, che si aggira intorno ai 500-600W; mentre una impastatrice di livello superiore avrà una potenza dai 1000 ai 1500W.
Accessori di base e optional
L'equipaggimaneto standard di una impastatrice planetaria prevede un corpo motore, una ciotola e tre tipologie di fruste:
- Frusta a foglia, piatta o a K, è la frusta principale e permette di lavorare composti più consistenti che contengono solitamente farina e uova.
- Frusta a filo, è la frusta che permette di montare ingredienti più leggeri come panna, albumi a neve.
- Frusta a gancio è considerato il braccio forte in quanto permette di lavorare senza problemi impasti per pane, pasta, panettone, insomma, tutti quei composti che hanno bisogno di essere lavorati maggiormente e che devono risultare elastici.
Sono poi considerati optional tutti queli accessori come spremiagrumi, tritatutto, sfogliatrice, gelatiera, ecc. Il mio consiglio è sicuramente quello di preferire una buona impastatrice, tralasciando tutti gli optional, che possono sempre essere acquistati searatamente. In questo modo la spesa si riduce e il costo si concentra sul corpo motore della macchina. Meglio preferire l'essenziale di ottima qualità e tralasciare, almeno al momento dell'acquisto principale, tutto quello che potrà essere acquistato successivamente. L'esperienza e l'utilizzo della vostra planetaria vi chiariranno meglio le idee su eventuali pezzi aggiuntivi che possono realmente tornarvi utili.
Consigli per l'acquisto
L'avere un motore molto potente, circa 1500 watt, non vuol dire essere solo veloce ma è anche in grado di riuscire ad amalgamare impasti dalla consistenza più solida senza correre il rischio che si blocchi o peggio ancora che si bruci il motore. Ecco perchè il primo fattore che andrebbe preso in considerazione al momento dell'acquisto è sicuramente la potenza della macchina. Altro fattore che vi consiglio di prendere in considerazione (la mia personale esperienza docet)l riguarda il posizionamento del motore. Alcune planetarie montano il motore sulla parte alta, altre invece nel braccio (parte bassa). Meglio preferire quelle con il motore inserito nella parte bassa, nel braccio, questo eviterà che la macchina "balli" sul tavolo da lavoro e permetterà, nel momento di impastare o montare, che la consistenza non faccia andare il motore sotto sforzo costringendo le fruste a fare un lavoro eccessivo. Inoltre un movimento troppo forte (cosa che accade con gli impasti cosiddetti "duri", quelli da pane, pizza o brioche, per intenderci) della parte alta della macchina comporta una sollecitazione eccessiva del gancio che permette di sollevare ed abbassare la macchina, con un rischio di rottura dello stesso.
Quando si sceglie una planetaria bisogna prestare attenzioni anche al peso e ai materiali utilizzati, meglio preferire quelle in acciaio in quanto hanno una maggior resistenza e sopportano meglio gli impasti più densi. Sono anche quelle che hanno pezzi lavabili e matutenibili con maggiore facilità, spesso e volentieri tutti gli accessori possono essere lavati anche in lavastoviglie.
Come vi accennavo preferite una planetaria che vi permetta di inserire altri accessori che vi potranno essere utili anche successivamente. Al momento dell'qcauisto invece date precedenza ad equipaggiamento standard.
Controllate inoltre che la manopola della velocità vada da 0 a 10 in modo da permettere ai vostri composti di essere lavorati con i tempi giusti. Quasi sempre è infatti importante partire da velocità di lavorazione basse per poi essere aumentate gradatamente.
Ricordate che una buona impastatrice vi permetterà di ottimizzare al meglio i vostri tempi e vi farà venire sempre più voglia di stare con le mani in pasta dal momento che vi faciliterà il lavoro.
Quindi...non mi resta che dirvi buon acquisto!
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