Kiwano il frutto esotico che arriva dal Sud Africa

di Marianna Pascarella (aggiornata il 19-07-2018)

Frutto tropicale dalla forma particolare e dal sapore poco intenso, il kiwano proviene dall’Africa. Vorreste saperne di più?

Kiwano il frutto esotico che arriva dal Sud Africa

A prima vista non ha un aspetto particolarmente invitante: si presenta come un melone dalla forma bitorzoluta. Per tale motivo è noto anche come melone cornuto o cetriolo africano. Stiamo parlando del Kiwano, appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae così come le zucchine, i cetrioli, ed i cocomeri: al suo interno si nasconde una polpa di colore verde tempestata di semini i quali, a loro volta, sono ricoperti da una sorta di gelatina. Si tratta di un frutto non ancora molto conosciuto in Italia.

Il sapore del kiwano, in genere, non è molto accentuato e cambia in base al momento di raccolta. Se questa viene eseguita quando non è ancora giunto a maturazione – in questo caso è verde - il frutto sa di cetriolo, altrimenti, quando è maturo e si presenta giallo-arancione, somiglia molto di più a quello di una banana. In ogni caso ha un retrogusto agrodolce. Proveniente dal deserto del Kalahari, in Africa Meridionale, il kiwano merita di essere perlomeno conosciuto. E’ possibile reperirlo presso i banchi più forniti di frutta e verdura.

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Proprietà del Kiwano

Dal ridotto apporto calorico, solo 44 calorie su 100 grammi di alimento, possiede un discreto contenuto di vitamine, specie la C e la B6, ed è ricco di sali minerali: tra questi spiccano il magnesio, il ferro ed il potassio. Così come il cocomero, anche il kiwano è ricco di acqua. Tra le sue proprietà quelle antinfiammatoria, antiossidante ed energizzante. Ricco di fibre, favorisce la digestione ed il transito intestinale nonché il rafforzamento del sistema immunitario.

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Come si mangia Il kiwano

Gli utilizzi del kiwano in cucina sono molteplici, si presta alla realizzazione sia di ricette dolci che salate. Tra queste, può essere unito a pezzi alle insalate miste. Può essere aggiunto a piatti freddi a base di riso, di quinoa o di cereali nonché alle salse che fungono da condimento. Provatelo sulle bruschette insieme ad un formaggio saporito, o all’interno di involtini vegetariani a base di lattuga o di indivia belga.Kiwano, come si mangia

E’ ottimo insieme ad altra frutta nelle macedonie e si può aggiungere allo yogurt a colazione. Può diventare il protagonista assoluto di frullati o smoothies. Nulla vieta, infine, di tagliarlo in due e, con un cucchiaino, scavarne e gustarne la polpa. Quest’ultima si può unire anche alla carne e al pesce per portare in tavola dei secondi piatti particolari.

Se è vero che in numerosi Paesi si suole cucinarlo, il kiwano è ottimo da crudo. Forse non tutti lo sanno, ma del frutto si può mangiare anche la buccia, previa cottura però: si può bollire, saltare in padella o friggere. L’importante è non pungersi con le sottili spine dalle quali è ricoperta la buccia. Un piccolo fastidio, se paragonato al contenuto di fibre e di vitamina C in essa contenute, nella quale si concentrano maggiormente rispetto alla polpa. Si può usare, infine, anche come elemento decorativo per piatti gourmet.

Curiosità sul kiwano

Siete curiosi di scoprire da dove proviene il suo nome? Venne ribattezzato kiwano sia per via del Paese di provenienza, la Nuova Zelanda (terra del kiwi per eccellenza), che per per il suo aspetto: tagliato a fette, infatti, somigliava a tale frutto.

Semi del Kiwano

I semi del kiwano sono commestibili. In Africa si usa masticarli a lungo per placare il senso di fame. In Occidente, invece, il loro uso somiglia molto di più a quello tipico dei semi oleosi. Una volta fatti essiccare si possono unire a diversi piatti tra i quali le insalate, le macedonie ed i porridge.Kiwano, come utilizzare i semi

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