Ora del tè? L'ultima frontiera è il Bubble tea

di Marianna Pascarella (aggiornata il 03-11-2017)

Nato a Taiwan negli anni ’80, il Bubble tea si sta diffondendo sempre di più anche in Italia e chi l’ha provato ne è rimasto conquistato. Ecco di che cosa si tratta esattamente.

Ora del tè? L'ultima frontiera è il Bubble tea

A volte non c’è niente di meglio che concedersi una piccola pausa sorseggiando lentamente un buon , caldo o freddo che sia. L’ora del tè non sarà un’istituzione qui da noi come lo è in Inghilterra, ma sono in tanti ad amare questa antica e rigenerante bevanda venuta dall’Oriente. Ed è sempre dalla zona del Sol Levante che arriva l’ultima tendenza nel mondo del tè: il Bubble Tea.

Nato a Taipei negli anni Ottanta, il Bubble Tea non è proprio nuovo sotto la luce del sole. Ma se a Taiwan lo conoscono da circa trent’anni – e gli hanno perfino dedicato delle catene di locali che assomigliano a Starbucks –, è vero però che la moda del “tè con le bolle” ha iniziato a spopolare nelle città occidentali solo da qualche anno (ma forse sarebbe meglio dire da qualche mese), tanto che sono ancora in tantissimi a non averlo mai visto né tanto meno assaggiato.

Cerchiamo di vederci un po’ più chiaro in quest’ultimo gustosissimo trend.

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Le bolle del Bubble Tea: ecco di che cosa si tratta

Ma che cos’è esattamente il Bubble Tea? Se hai istintivamente pensato ad un tè gassato, purtroppo devo risponderti “acqua”. Le bolle di cui è fatta questa bevanda, che può essere sia calda che fredda per adattarsi sia alla stagione invernale che a quella estiva, non hanno niente a che fare con bollicine di gas dei drink frizzanti.

A vedersi sembrano infatti dei grossi mirtilli adagiati sul fondo del bicchiere – solitamente trasparente – in cui viene servito il Bubble Tea. Si tratta in realtà di perle di tapioca, la farina gluten free derivata dalla manioca, da risucchiare con una cannuccia extralarge insieme al liquido in cui sono immerse.

Le perle di tapioca sono solitamente di due tipi: quelle bianche, più piccole, e quelle nere, più grandi e chiamate anche "boba". Entrambe possono essere aromatizzate con gusti diversi, ma le più usate sono le seconde. In alternativa alle perle di tapioca, per ricreare queste gustose palline si può usare anche della gelatina di frutta (in pratica caramelle gommose di forma sferica ma non solo), che come le prime ha la caratteristica di sciogliersi in bocca in un’esplosione di sapori.Bubble tea, la nuova moda

Bubble Tea: tè o smoothie?

Perfetto, ora direi che abbiamo capito che cosa si indica con il termine “Bubble”. Veniamo ora al “Tea”. Il tè in questione assomiglia più a un milkshake o uno smoothie che a un tè vero e proprio. Certo, il tè, verde o nero a seconda dei gusti, è un ingrediente immancabile nel Bubble Tea, ma è sempre mescolato con colorati sciroppi di frutta a cui si può aggiungere a piacere anche latte, yogurt, panna montata o perfino gelato.

Il risultato è una bevanda dolcissima, colorata e divertente, che si può customizzare a piacimento. Quando si ordina un Bubble Tea, infatti, si possono scegliere al bancone gli ingredienti che si preferiscono, che vengono mescolati insieme in uno shaker o in un mixer e poi messi in un bicchiere. La perla finale – letteralmente – è costituita dall’aggiunta delle sferette di tapioca o di gelatina, che vanno subito a depositarsi l’un l’altra sul fondo del bicchiere.

Dove comprare il Bubble Tea

In Italia non è ancora così comune trovare locali dedicati esclusivamente al Bubble Tea. Secondo il sito "findbubbletea.com", che mappa gli esercii commerciali di questo genere in tutto il mondo, il Bel Paese ospita appena nove Bubble Tea Stores: tre a Torino, tre a Milano, uno a Padova, uno a Bologna e uno a Firenze. Sono sicura però che la moda dilagherà velocemente anche qui da noi!Bubble tea

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