Pasta fresca 10 varianti dell'eccellenza italiana
E’ incredibile scoprire quante varianti di pasta fresca sia possibile gustare nella nostra Penisola. Da Nord a Sud, ecco quelle che dovreste conoscere
Fare la pasta fresca in casa ha un fascino tutto antico. Molti hanno la fortuna di ricordare mamme o nonne alle prese con il mattarello, nell’intento di tirare la sfoglia.
E qualcuno, ancora oggi, si cimenta. Lasagne, tagliatelle, pici, trofie, ma anche tortellini: ognuno di questi formati di pasta è contraddistinto da una lunga tradizione regionale. Quella della pasta fresca fatta in casa, insomma, rimane una vera arte che unisce l’Italia dalla Lombardia alla Sicilia.
Scoprirne gli innumerevoli diversi formati non può che lasciare a bocca aperta. Ognuno di essi fa parte integrante del territorio, valorizza i prodotti locali e, per essere esaltato al meglio, va condito con determinati sughi.
Insomma: se avete voglia di immergervi nel meraviglioso mondo della pasta fresca fatta in casa, continuare a leggere.
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1. Malloreddus
Iniziamo dalla Sardegna, patria dei malloreddus (altrimenti noti come gnocchetti sardi). Si presentano come delle conchiglie rigate della lunghezza di circa 2 cm e si preparano con farina di semola ed acqua. Si possono condire con svariati tipi di salse, tra le quali un ragù di salsiccia e pecorino.
2. Strascinati pugliesi
Gli strascinati, tipici in particolare della cucina Lucana, hanno la forma delle orecchiette ma, rispetto a queste, sono di maggiori dimensioni e rimangono aperte. Anche questi si realizzano senza uova, semplicemente con farina ed acqua. Ottimi con salsiccia e ricotta e con i peperoni cruschi.
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3. Busiate trapanesi
Tipiche del trapanese, le busiate sono un particolare tipo di pasta fresca dalla forma di tubi attorcigliati. Per ottenerle si utilizza il buso, ovvero un ferro apposito. Una volta pronte vanno trafilate al bronzo e fatte essiccare prima di poter essere cotte e condite (con pesto alla trapanese o alla Norma).
4. Tortellini bolognesi
L’Emilia Romagna è la patria indiscussa della pasta fresca. A differenza di molte regioni del Centro/Sud, qui si prepara con le uova e fa da base a tantissimi formati. Tra questi non possiamo non citare i tortellini, ripieni generalmente di un mix di carne, mortadella e poco altro.
5. Lagane Calabresi
Dalla Calabria arrivano le lagane. A base di semola di grano duro, acqua e sale, il loro nome la dice lunga sull’antica origine (erano così definite già da molti autori greci e latini). Si presentano come delle tagliatelle molto sottili e vengono spesso condite con sugo di pomodoro fresco o legumi vari.
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6. Pici Toscani
Direttamente dalla tradizione contadina, i pici rappresentano uno dei formati di pasta fresca più diffusi in Toscana. Hanno l’aspetto degli spaghetti, ma si presentano leggermente più larghi. Si preparano con pochi ingredienti ma di qualità quali farina, acqua ed in alcune varianti anche l’olio di oliva. Provateli al cacio e pepe, all’aglione o al tartufo.
7. Pizzoccheri valtellinesi
Alzi la mano chi non abbia mai sentito parlare dei pizzoccheri. Si tratta di un formato tipico della Valtellina che si prepara con un impasto a base di farina di frumento e di grano saraceno. Si presentano come delle tagliatelle abbastanza spesse. I condimenti ideali? Patate, verza, formaggio Casera, burro e salvia.
8. Trofie liguri
Dalla tradizione ligure ecco le trofie. Caratterizzate da una forma allungata, si ottengono grazie al risso da banchè, uno strumento appositamente arricciato dal falegname, sul quale la pasta viene modellata. Come è ovvio dedurre, le trofie al pesto rappresentano un must. Sono ottime anche con zucchine e pancetta.
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9. Sagne abruzzesi
Hanno una forma romboidale e piatta. Si chiamano sagne e sono tipiche di una vasta zona che si estende tra Abruzzo, Molise e Lazio. La ricetta, a base di sola acqua, farina e sale, ne testimonia le antiche e povere origini. Celebri sono le sagne e fagioli (o ceci) ed alla Norma.
10. Bigoli veneti
E concludiamo con un formato di pasta tipico del Veneto: dei grossi spaghetti dall’aspetto ruvido che si prestano particolarmente a trattenere i condimenti. I bigoli sono realizzati con farina di grano tenero, acqua e sale, nulla di più. Da provare assolutamente sono i bigoli in salsa di acciughe.
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