Semi: ecco come usarli in cucina
Le varietà dei semi esistenti sono tante e tutte sono contraddistinte da ottime proprietà nutritive. Utilizzarli in cucina diventa, così, quasi un obbligo morale: ecco tutto quello che dovreste sapere in merito.
Il mondo vegetale non ci offre solo frutta e verdura. I semi, purtroppo molto “snobbati”, rappresentano invece un ingrediente che, per i valori nutrizionali di cui sono caratterizzati, dovremmo utilizzare più spesso in cucina: sarebbe un vero peccato non approfittarne di tutte le loro caratteristiche benefiche. Amici degli sportivi e di chi segue un’alimentazione sana e bilanciata, i semi oleosi sono raccomandati da tutti i nutrizionisti.
Ricchi di nutrienti, svolgono infatti importanti funzioni utili il nostro benessere. Sono fonte di vitamine e sali minerali, nonché di fibre. Hanno dalla loro, inoltre, il fatto di essere veramente gustosi, conferendo una marcia in più al sapore di molti piatti.
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Li conoscete ed utilizzate già in cucina o vorreste saperne di più a riguardo? Le ricette con i mix di semi da poter preparare sono numerose e tutte sono adatte per portare in tavola un tocco di novità.
I semi più conosciuti sono quelli di lino, di sesamo, di girasole e di papavero. Negli ultimi anni si sono affiancati anche quelli di chia, sicuramente più particolari. Questi sono facilmente reperibili sia presso i supermercati che nelle erboristerie e nei negozi specializzati in alimentazione sana. Fatene una scorta!
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Come mangiare i semi
Ci sono tantissimi modi per utilizzare i semi in cucina, sia aggiungendoli alle varie pietanze che agli impasti.
Tanto per iniziare, i semi sono ottimi se uniti allo yogurt al mattino. I semi di lino, di chia e di sesamo, per esempio, si prestano perfettamente allo scopo, e possono essere abbinati alla granola, ai cereali, al muesli e alla frutta fresca per una colazione capace di fornire tutte le energie delle quali si ha bisogno per affrontare gli impegni quotidiani, scolastici e lavorativi.
Interessante è, inoltre, l’uso dei semi negli impasti. Le pizze, le focacce, i grissini, i crackers - nonché il semplice pane - non saranno più gli stessi se arricchiti con i semi oleosi. Quelli di papavero si prestano a regalare ai prodotti da forno anche un bell’aspetto, non sottovalutateli.
Se aggiunti a polpette e burger regalano, poi, una nota croccante. Si sposano bene, in particolare, con i legumi. Abbinateli ai ceci, ai fagioli ed alle lenticchie.
In commercio esistono dei mix di semi per insalate: perché non raggruppare in una insalatiera lattuga, radicchio, finocchi, carote ed unire quelli che avete a disposizione in casa? I semi, con la loro consistenza, non fanno altro che regalare ai ricchi contorni di verdure – crude o cotte – una marcia in più non solo in termini di sapore, ma anche di nutrimento.
Avete preparato un primo a base di riso, di orzo, di quinoa? I semi oleosi possono essere aggiunti anche a questi ultimi, come completamento finale del loro condimento.
Semi di chia
I semi di chia sono caratterizzati da un importante contenuto di calcio e sali minerali, di acidi grassi essenziali omega 3 e omega 6. Oltre a poter essere consumati come detto poco più sopra, possono essere utilizzati come gelatina. Lasciateli a bagno in mezzo bicchiere di acqua per 30 minuti: noterete che si addenseranno naturalmente. Molti sfruttano tale caratteristica per farne dei budini. Sostituendo l’acqua con del latte vegetale (di soia, di riso, di mandorle) e arricchendo il tutto con della frutta secca o fresca otterrete dei dolci al cucchiaio sani e adatti a soddisfare la voglia di qualcosa di dolce ma senza troppi sensi di colpa.
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Semi di lino
I semi di lino, ricchi di omega-3 e 6, richiedono invece qualche accorgimento. Anche se si prestano ad un normale utilizzo in cucina nell’aggiunta ai piatti, è preferibile macinarli e tenerli in frigo in attesa del consumo. Non solo: i semi di lino vengono spesso sostituiti alle uova nell’impasto di molte preparazioni vegane, tenetelo in mente.
Semi di zucca
I semi di zucca, spesso considerati solo degli scarti dell’ortaggio, sono in realtà una vera risorsa in cucina. Si possono servire come snack nell’ambito di un aperitivo con amici insieme alle arachidi ed alle olive, oppure possono essere uniti all’impasto di biscotti, muffin dolci e salati e prodotti da forno in genere.
Semi di coriandolo
Un cenno meritano, infine, i semi di coriandolo. Sono versatili in quanto si prestano non solo ad insaporire minestre e vellutate di verdure e legumi, ma si abbinano bene anche al pesce ed alla carne. Tra gli ortaggi, invece, si sposano alla grande con il sapore dei cavoli.
C’è da ammettere, però, che al coriandolo non venga riconosciuto grandissimo valore nell’ambito della cucina Italiana. Quella internazionale, invece, lo vede protagonista in tantissime preparazioni tipiche del Medio Oriente e dell’Europa Centrale. Qui si utilizza in salamoia e per insaporire la cacciagione.
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