Tipi di sale varietà e caratteristiche
Come districarsi nell’affascinante quanto complesso mondo del sale? Ecco i tipi più conosciuti ed i loro utilizzi ideali in cucina
Non si vede – almeno nella maggior parte dei casi – ma c’è, ed è il responsabile del gusto delle pietanze che portiamo ogni giorno in tavola. Il sale, ingrediente fondamentale in cucina, non è solo quello bianco comune che siamo abituati a tenere accanto ai fornelli. Le tipologie sono tante, ed ognuna di esse è caratterizzata da proprietà e qualità tutte da scoprire.
I tipi di sale usati in cucina presenti in commercio – ve ne sarete accorti dando un’occhiata al reparto dedicato presso qualsiasi supermercato – sono tantissimi. Rosa dell’Himalaya, Grigio di Bretagna, Nero di Cipro: c’è da perdersi. Ognuno contraddistinto da peculiarità diverse, non si può di certo dire quale sia il sale migliore del Mondo. Si può, tuttavia, cercare di sfruttare al meglio i diversi tipi in abbinamenti capaci di esaltarli all’interno delle varie pietanze. Ecco un piccolo elenco dei tipi di sale più diffusi.
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Sale rosa dell’Himalaya
Quello rosa dell’Himalaya, divenuto popolare negli ultimi anni è, in realtà, un sale antichissimo. Proviene dall’Asia ed il colore dei suoi cristalli – che tendono al rosa – denota l’importante contenuto di minerali dei quali è ricco. Ciò in quanto non viene sottoposto ad alcun processo di raffinazione, a differenza del comune sale da cucina, che ne risulta praticamente privo. Il sale rosa dell’Himalaya in cucina si sposa bene con parecchi piatti a base di pesce come il sushi ed il sashimi, con la carne bianca in genere e con le patate al forno. Abbinatelo allo zenzero, alla paprika ed al curry.
Sale grigio di Bretagna
Proviene dalle saline site nelle cosiddette “acque del mar Celtico” di Francia e Gran Bretagna. Il sale grigio bretone, noto anche come sale grigio integrale, è ricco di minerali e povero di sodio. La caratteristica che salta subito all’occhio è il colore che vira al grigio, che si deve alla particolare argilla depositata sui luoghi di estrazione. Una cosa che, invece, spicca immediatamente al palato, è un sentore di salsedine. Per tale motivo il sale grigio si abbina ai piatti a base di pesce.
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Sale marino integrale
Il sale marino integrale, ricco di minerali e oligominerali tra i quali lo zolfo, il potassio, il magnesio, il fosforo ed il rame, contiene iodio (fondamentale per il benessere del nostro organismo che, però, nel sale comune va perso) e, rispetto a quest’ultimo, si ottiene semplicemente attraverso l’evaporazione dell’acqua di mare: non subisce alcun tipo di raffinazione. Per tale motivo, e per i benefici che apporta alla nostra salute, tra i quali il miglioramento delle funzionalità dell’intestino, si può consumare un po’ più a cuor leggero. Il sale integrale marino si può utilizzare in cucina indistintamente in qualsiasi tipo di pietanza.
Sale affumicato danese
Questo sale proveniente dalla Danimarca viene affumicato, come da tradizione, su fumo di legno di quercia e olmo rosso, ginepro, faggio e ciliegio. Il processo ha una lunga durata e avviene, ancora oggi, seguendo l’antico procedimento dei Vichinghi. Si presenta sotto forma di piccoli cristalli di colore arancione tenue ed è caratterizzato da un sapore molto sapido. Per tale motivo si presta ad insaporire sia i piatti tipici a base di aringa e salmone che le grigliate di carne, le uova in tutte le salse e le zuppe di pesce.
Sale rosso delle Hawai
Il sale rosso delle Hawai – noto come Alaea Rouge - deve il suo colore all’argilla rossa, di origine vulcanica, depositata nella zona di estrazione. E’ ricco di ferro - 100 grammi ne contengono circa 1,65 mg contro gli appena 0,33 del comune - del quale si avverte un sentore all’assaggio, e sa di nocciole tostate. Uno dei suoi punti forti è il colore che, se in cottura tende a scemare, può essere utilizzato per la decorazione dei piatti. Si abbina bene, tuttavia, alle grigliate di carne e pesce, al tofu, alle patate ed al riso.
Sale blu di Persia
Il colore del sale blu di Persia si deve all’alto contenuto di potassio. Viene estratto da un giacimento roccioso sito in Iran. Si tratta di un sale ricercato in quanto la sua produzione non soddisfa la richiesta, e, per tale motivo, è piuttosto costoso. Oltre il cloruro di sodio, che ha in comune con il sale comune, quello blu contiene potassio, calcio e magnesio. Data la sua ricercatezza, si abbina bene a pietanze raffinate a base di pesce pregiato e tartufi ma anche con verdure, carne di pollo e tacchino, insalate e brodi.
Sale nero di Cipro
Tra i tipi di sale più particolari c’è quello nero di Cipro. Viene estratto dai laghi salati di Larnaca e Limassol e deve il suo colore all’aggiunta, dopo l’estrazione, di carbone vegetale attivo. Rispetto al sale marino contiene una percentuale di iodio leggermente minore. A differenza del sale nero indiano, questo non si forma in maniera spontanea ma il carbone attivo è, comunque, una sostanza naturale. In cucina si può utilizzare con successo con le uova, la carne ed il pesce bianco.
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