Un bouquet di... cavolfiori
Il cavolfiore è un ortaggio della varietà Brassica oleracea, caratterizzato da una infiorescenza, la cosiddetta “testa”, che è costituita da numerosi fiori, che rappresenta la parte commestibile dell’ortaggio. Nella varietà più comune l’infiorescenza è di colore bianco, esistono tuttavia delle varianti spesso locali di cavolfiori di colore viola, verde e arancione.
Il cavolfiore è un ortaggio dalle numerose proprietà benefiche, perfetto per integrare la dieta invernale all’insegna del benessere e della salute. Il cavolfiore è infatti ricco di proprietà benefiche: è ricco di acqua e fibre e povero di grassi, è ricco di Vitamina C, B1, B9 e vitamina A, ha un altissimo contenuto di potassio, calcio, fosforo ed un discreto contenuto di zinco e ferro. Numerose ricerche hanno dimostrato che il cavolfiore è un vero alleato per la salute, facilita l’assorbimento del ferro, ha importanti proprietà antinfiammatorie e previene i tumori (o meglio la formazione delle cellule tumorali), inoltre è amico di diabetici e celiaci.
Leggi anche Come pulire il cavolfiore
Un bouquet di... cavolfiori!
Tra gli scaffali dei supermercati più forniti potrete incorrere nell’incontro di un meraviglioso buquet di colorati fiori… o meglio di cavolfiori! Ebbene sì! Non è opera di ingegneria genetica, si tratta solo di naturali incroci tra diverse tipologie di piante del genere Brassica. I colori accessi ed invitanti di questo ortaggio: viola, verde ed arancione sono stati ottenuti anche allo scopo di rendere maggiormente appetibile questo ortaggio, che è un vero toccasana per la salute, ma rappresenta pur sempre l’ortaggio più “puzzolente” che ci sia!
Le varietà di cavolfiore così ottenute non sono solo più belle ed attraenti, ma hanno anche qualche punto di forza in più rispetto a quella tradizionale, il cavolfiore viola ad esempio è ricco di antocianine, con effetti protettivi sul cuore, mentre quello arancione ha una maggiore concentrazione di beta carotene.
Le varietà e i colori del cavolfiore
Il cavolfiore verde, o cimone, è in verità un parente del tradizionale cavolfiore bianco. In questo ortaggio l’infiorescenza diventa verde poiché non viene protetta dalle foglie e sviluppa essa stessa la clorofilla, importantissima dal punto di vista della salute per la produzione di emoglobina. Questo cavolfiore si trova in commercio nei mesi di Novembre, Dicembre e Gennaio.
Il cavolfiore viola è un incrocio tra un broccolo ed un cavolfiore ed è conosciuto anche come “violetto di Sicilia”. Grazie alla ricchezza di antocianine si tratta di una varietà di cavolfiore particolarmente ricca di antiossidanti, inoltre protegge i capillari e previene le infiammazioni. Il cavolfiore viola viene prodotto in Sicilia e rappresenta ancora un prodotto di nicchia, appannaggio di alcune coltivazioni biologiche.
Il cavolfiore arancione è una varietà di cavolfiore che trattiene una grandissima quantità di betacarotene, che arriva ad essere addirittura 25 volte superiore rispetto a quella contenuta nella varietà bianca tradizionale. Il betacarotene altro non è che un precursore della vitamina A, vien da se quindi che questa tipologia di cavolfiore, oltre a tutti i benefici del cavolfiore tradizionale avrà un maggiore apporto di vitamina A.
Come cucina il cavolfiore senza puzza
Una delle maggiori difficoltà nella cottura del cavolfiore risiede proprio nella sua cottura. Questo ortaggio infatti ha la caratteristica di rilasciare dei composti di zolfo che in cottura evaporano ed emanano una notevole puzza, piuttosto invadente e penetrante, che spesso permane a lungo in cucina. Purtroppo questo è uno dei motivi per i quali molte persone, soprattutto i giovani, sono restii a consumare e cucinare il cavolfiore. Per evitare un’eccessiva puzza in cucina quando si cucina il cavolfiore si può ricorrere a dei semplici rimedi casalinghi, come mettere mezzo bicchiere di latte nell’acqua di cottura, della mollica di pane ben imbevuta di aceto o delle foglie di alloro.
Come e quanto cuocere il cavolfiore
Saper cuocere il cavolfiore è importante per preservarne le proprietà benefiche. La cottura migliore è sicuramente al vapore, seguita da quella stufata, in questo modo si evita che i principi nutritivi si disperdano nell’acqua. Inoltre la cottura non dovrebbe mai durare più di 20 minuti, per evitare che vengano distrutte tutte le vitamine.
Come scegliere il cavolfiore
Al momento dell’acquisto per essere certi di scegliere un ottimo cavolfiore dovrete verificare che l’infiorescenza sia di un bel colorito brillante, priva di macchie e le foglie dovranno essere turgide e robuste (non “secche”).
Come cucinare il cavolfiore
Dopo aver capito quanto è importante mangiare il cavolfiore e che ruolo importante gioca questo ortaggio nella dieta non vi resta che mettervi all'opera, per questo vi consiglio di sfogliare tutte le mie ricette con il cavolfiore.
ASPETTA! Leggi anche queste:
- Polpette di broccolo con cuore filante. La ricetta sfiziosa per tutti!
Polpette di broccolo con cuore filante. La ricetta sfiziosa per tutti!
- Chips di cavolo nero (kale chips) croccantissime!
Chips di cavolo nero (kale chips) croccantissime!
- Torta tirolese di cavolo viola. La ricetta gustosa della tradizione!
Torta tirolese di cavolo viola. La ricetta gustosa della tradizione!
- Gattò di patate e broccolo. La variante gustosa del gateau napoletano!
Gattò di patate e broccolo. La variante gustosa del gateau napoletano!
- Cavolfiore al forno gratinato. Ricetta semplice e senza bollitura!
Cavolfiore al forno gratinato. Ricetta semplice e senza bollitura!
- Vellutata di cavolo nero, leggera e nutriente!
Vellutata di cavolo nero, leggera e nutriente!